Bonus ristrutturazioni edilizie 2024

Il Bonus Ristrutturazioni Edilizie 2024 offre agevolazioni fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio su singole unità abitative e parti comuni di edifici condominiali. La detrazione dall’Irpef, disciplinata dall’articolo 16-bis del Dpr n. 917/86, è del 36% delle spese sostenute, fino a un massimo di 48.000 euro per unità immobiliare.

Nel periodo tra il 26 giugno 2012 e il 30 giugno 2013, il decreto legge n. 83/2012 ha innalzato la detrazione al 50%, con un limite di spesa di 96.000 euro. La possibilità di usufruire di questa maggior detrazione è stata prorogata al 31 dicembre 2024 dalla legge di bilancio 2022.

Dopo tale data, salvo nuove proroghe, la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36%, con un limite di 48.000 euro dal 1° gennaio 2025. Beneficiari della detrazione sono tutti i contribuenti assoggettati all’Irpef, residenti o meno in Italia, compresi proprietari, titolari di diritti reali, locatari, e imprenditori individuali.

La detrazione spetta anche a familiari conviventi, coniugi separati assegnatari, componenti di unioni civili, e conviventi more uxorio non proprietari dell’immobile oggetto degli interventi. I lavori ammissibili comprendono manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, e ristrutturazione edilizia su immobili residenziali di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli rurali.

Per usufruire della detrazione, è necessario supportare le spese e essere intestatari di bonifici e fatture. La detrazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile. Gli interventi di manutenzione ordinaria non rientrano nei benefici, a meno che facciano parte di una ristrutturazione più ampia.

 

Bonus verde 2024

La Legge di Bilancio 2022 ha esteso la validità del bonus verde fino al 2024, confermando la detrazione Irpef del 36% su spese legate a specifici interventi. Questi includono la sistemazione a verde di aree scoperte private, impianti di irrigazione, realizzazione di pozzi, coperture a verde, e giardini pensili su edifici esistenti.

La detrazione, pari al 36%, deve essere suddivisa in dieci quote annuali di uguale importo. Si calcola su un massimo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo, comprensive di spese di progettazione e manutenzione correlate agli interventi. Il pagamento delle spese deve avvenire tramite strumenti tracciabili come bonifico bancario o postale.

Coloro che possiedono o detengono l’immobile oggetto degli interventi e che hanno sostenuto le relative spese possono beneficiare della detrazione. L’importo massimo detraibile è di 1.800 euro per immobile (36% di 5.000).

È importante notare che il bonus verde si applica anche alle spese sostenute per interventi sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, con un limite massimo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo. In questo caso, il diritto alla detrazione spetta al singolo condomino, a condizione che la quota a lui imputabile sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

 

Bonus barriere architettoniche 2024

Il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche è valido per i lavori eseguiti dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025 su edifici già esistenti. Si tratta di una detrazione Irpef del 75%, da ripartire in 5 quote annuali di uguale importo. La scelta di usufruire della detrazione può essere alternativa allo sconto in fattura o alla cessione del credito.

Il bonus, corrispondente al 75% delle spese sostenute, ha un importo massimo variabile, compreso tra 30.000 e 50.000 euro, a seconda dell’edificio coinvolto. Per l’approvazione dei lavori mediante delibere condominiali, è richiesta la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti almeno 1/3 del valore millesimale dell’edificio.

Va notato che questa agevolazione si affianca alla detrazione Irpef per la ristrutturazione edilizia dell’immobile e al Superbonus, se gli interventi “trainati” sono eseguiti congiuntamente a quelli “trainanti”.

Le spese detraibili comprendono quelle per ascensori, montacarichi, elevatori esterni, sostituzione di gradini con rampe e realizzazione di strumenti tecnologici per favorire la mobilità di persone con handicap grave. Tuttavia, la detrazione non si applica all’acquisto di beni mobili, anche se diretti a facilitare la comunicazione e la mobilità della persona con disabilità.

Gli interventi agevolati rispondono ai requisiti stabiliti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989, che regola l’accessibilità degli edifici. La detrazione spetta anche per l’automazione degli impianti funzionali ad abbattere le barriere architettoniche e, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese di smaltimento e bonifica dei materiali e dell’impianto precedente.

 

Sismabonus 2024

I contribuenti che effettuano interventi per adottare misure antisismiche sugli edifici possono godere di detrazioni fiscali per parte delle spese sostenute. La detrazione può essere richiesta per le spese effettuate nell’anno e può essere ceduta nel caso di interventi sulle parti comuni di edifici condominiali.

Le percentuali di detrazione e le regole variano a seconda dell’anno in cui si effettua la spesa, con detrazioni più elevate quando gli interventi riducono il rischio sismico. Questo beneficio si applica sia ai contribuenti soggetti all’Irpef che ai soggetti passivi dell’Ires.

Dal 2017, gli interventi possono riguardare tutti gli immobili di tipo abitativo e quelli utilizzati per attività produttive, sia nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) che nelle zone sismiche a minor rischio (zona sismica 3), individuate dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003.

Per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2024, la detrazione è del 50%, calcolata su un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, da ripartire in cinque quote annuali di pari importo. La detrazione può salire al 70% o all’80% se la riduzione del rischio sismico è di 1 o 2 classi, rispettivamente, e raggiungere l’80% o l’85% se i lavori coinvolgono le parti comuni di edifici condominiali.

Dal 1° luglio 2020, l’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 ha introdotto una detrazione del 110% per determinati interventi antisismici, noto come “Super sisma bonus”.

Infine, chi acquista un immobile in un edificio demolito e ricostruito nei Comuni in zone classificate a “rischio sismico 1” può detrarre una parte significativa del prezzo di acquisto, fino al 75% o all’85%, con un massimo di 96.000 euro.

 

Bonus mobili 2024

Il bonus mobili è una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione, valida fino al 31 dicembre 2024, è calcolata sul 50% dell’importo massimo di 8.000 euro per l’anno 2023 e di 5.000 euro per il 2024, inclusivi di spese di trasporto e montaggio. L’importo deve essere ripartito in dieci quote annuali di uguale entità.

Il pagamento deve avvenire tramite bonifico o carta di debito/credito; sono vietati assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Chi acquista mobili ed elettrodomestici nuovi, con una classe energetica non inferiore alla specifica per ciascun elettrodomestico, e ha effettuato interventi di ristrutturazione edilizia dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto, può beneficiare della detrazione.

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, è possibile ottenere una detrazione del 50%, calcolata su un massimo di 8.000 euro per il 2023 e di 5.000 euro per il 2024, riferito complessivamente alle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

Il limite massimo di spesa si applica alla singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o alla parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Pertanto, chi esegue lavori su più unità immobiliari ha diritto al beneficio più volte.

 

 

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