Il Piano operativo e il piano strutturale 2023, presentati oggi in aula dall’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re, sono stati approvati dal Consiglio comunale di Palazzo Vecchio.

Dopo essere stati adottati dalla giunta e votati favorevolmente da tutte le commissioni consiliari e dai Consigli di Quartiere, il piano rappresenta la “Svolta urbana” per Firenze. La città mira a diventare più giusta e prossima.

135 schede di trasformazione pubblica doppiano quelle di trasformazione privata, 51, con 50 scelte di campo che segnano un netto aumento rispetto al passato.

Numerosi gli argomenti, fra i quali:

  • stop alla turistificazione con il blocco totale del cambio d’uso in turistico-ricettivo in zona A (a prescindere dalla dimensione della superficie dell’immobile e dalla destinazione d’uso originaria)
  • proposta di blocco per le attività extra-ricettive nel regolamento Unesco
  • scelte per evitare le rendite di posizione come la penalità per chi non recupera in tempi rapidi immobili dismessi o abbandonati
  • eliminazione delle schede di decollo e atterraggio per semplificare i movimenti dei volumi.

Ma anche incentivi per favorire un mix di funzioni per grandi immobili (superiori ai 2mila mq) con l’interscambiabilità delle funzioni residenziale, direzionale e servizi per immobili e misure per introdurre e sostenere iniziative di rigenerazione partecipata con l’ampliamento del ricorso all’uso temporaneo degli spazi, all’urbanistica tattica e alla co-progettazione come elemento di rigenerazione urbana partecipata. Tutto a partire da una co-progettazione per Quartiere: ex Camping Michelangelo e Carra nel Q1, San Salvi nel Q2, La Riottosa nel Q3, ex Campolmi nel Q4 e Stibbert nel Q5.

 

Ulteriori informazioni sul Piano Operativo

E poi il pacchetto per sostenere l’abitare e la popolazione che cambia con:

  • oneri e monetizzazioni usati anche per l’acquisto di un nuovo patrimonio immobiliare da adibire ad housing sociale o co-housing e per ristrutturare il patrimonio abitativo Erp esistente
  • student housing e senior housing dentro il concetto di ‘housing sociale’
  • l’alloggio minimo resta 50 mq in centro storico. In zona A viene introdotto il nuovo criterio della superficie edilizia media (50-55-60). Questo per limitare il numero di frazionamenti, dando al contempo maggiore flessibilità nell’uso dello spazio.

Inoltre, nelle convenzioni con il privato si prevede un abbattimento degli oneri. Però a fronte dell’inserimento di un divieto almeno decennale di utilizzare gli alloggi per affitti turistici brevi e attività extra ricettive.

Per i nuovi studentati privati:

  • il 20% delle camere sarà destinato agli studenti bisognosi dell’Università di Firenze che saranno gestite direttamente dall’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario
  • la possibilità di aprirsi al turistico-ricettivo per queste strutture viene limitata da 90 a 60 giorni all’anno e nei soli mesi di luglio e agosto

 

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