Lo scorso 11 Aprile, Confapi Aniem ha preso parte all’audizione parlamentare presso la Commissione VI – Finanze e Tesoro – del Senato sulla conversione in legge del D.L. n.39/2024, il decreto che prevede limitazioni per l’accesso alla cessione del credito e allo sconto in fattura, mettendo anche a rischio, fra l’altro, i lavori sulla ricostruzione nelle aree del cratere.

Il Presidente Nazionale di CONFAPI ANIEM Giorgio Delpiano, dopo aver consultato i presidenti Aniem delle singole circoscrizioni territoriali, fra cui Gherardo D’Anna di Firenze e Arezzo, è intervenuto in audizione e ha sottolineato le differenze tra il superbonus ordinario e quello utilizzato nella ricostruzione post sisma. Ha inoltre evidenziato l’irrisolta criticità relativa alla cessione dei crediti. In particolare, nelle aree interessate alla ricostruzione i plafond, oltre ad essere esauriti, sono stati concessi dalle banche senza una logica, talvolta ad imprese che non avevano neanche sottoscritto un contratto.

In tale contesto è assolutamente necessario privilegiare le pratiche in corso o in fase di avvio lavori. È stato proposto che sia l’Ufficio Speciale per la ricostruzione ad indirizzare l’impresa verso un determinato istituto per la parte in accollo. Ove ciò non fosse possibile, deve essere rapidamente adeguato il costo parametrico a mq previsto per la ricostruzione.

Entrando nel merito del decreto legge n.39, Confapi Aniem ha criticato l’ennesimo provvedimento che genera destabilizzazione penalizzando anche iniziative economiche già avviate sulla base di condizioni che ora vengono modificate in modo sostanziale.

 

I dettagli

In particolare, assume rilevanza prioritaria:

  • garantire la realizzazione dei lavori di ricostruzione nelle aree sismiche per l’intero arco temporale 2024-2025, prevedendo risorse adeguate o precisando che quanto stanziato sia riferito unicamente alle nuove pratiche;
  • eliminare le limitazioni introdotte che consentono l’accesso solo ai lavori già effettuati e oggetto di fatturazione: si propone, al riguardo, di dare la possibilità di emettere fattura entro il 30 aprile 2024;
  • riaprire i termini per la “remissione in bonis” consentendo una deroga almeno fino al 15 giugno p.v. per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Il Decreto n.39 ha, di fatto, azzerato la possibilità di correggere errori e mancanze e lo ha fatto non fornendo un adeguato preavviso a cittadini ed operatori;
  • estendere le deroghe alle altre regioni colpite dalle emergenze (sisma e/o alluvioni).

Il Presidente della Commissione, Sen. Massimo Garavaglia ha preso atto delle osservazioni e degli emendamenti presentati da Confapi Aniem, riservandosi una successiva valutazione e esprimendo comunque l’esigenza fondamentale che le modifiche abbiano la necessaria copertura economica.