La manovra finanziaria attualmente all’esame del Parlamento prevede la proroga dell’Ecobonus per altri tre anni, con una progressiva riduzione delle aliquote.
Nel 2025, l’aliquota sarà ridotta al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili, mentre nel 2026 scenderà rispettivamente al 36% e al 30%.
Fino alla fine del 2024, è ancora possibile usufruire della detrazione al 65% per una serie di interventi di efficientamento energetico.
Principali Interventi con Ecobonus al 65%
- Riqualificazione Energetica Completa: Sono inclusi interventi di coibentazione (tetti, pareti, pavimenti) per ridurre il fabbisogno energetico. Se realizzati singolarmente, queste opere hanno diritto al bonus del 50%, ma possono essere combinate per ottenere la detrazione al 65%, a patto che si riduca la trasmittanza termica e siano rispettati i requisiti minimi.
– Esempi: sostituzione infissi, cambio del sistema di riscaldamento a gas con uno a biomasse, coibentazione interna. - Sostituzione delle Caldaie: Il 65% è disponibile fino a fine anno per sostituire le vecchie caldaie con quelle a condensazione di nuova generazione, purché abbinate a termovalvole evolute. Tuttavia, dal 2025, secondo la direttiva “Case Green”, non ci saranno più incentivi per queste caldaie.
- Impianti Ibridi: Anche per gli impianti ibridi (a gas più pompa di calore), l’incentivo resta al 65% fino a dicembre 2024, poi scenderà al 50%. Questi sistemi riducono l’uso del gas attivando la pompa di calore in base alla temperatura.
- Pompe di Calore e Climatizzatori: La sostituzione di caldaie a gas con pompe di calore o climatizzatori efficienti è attualmente agevolata al 65%, ma l’aliquota calerà al 50% dal 2025. Per ottenere il 65%, è necessaria l’asseverazione tecnica della rimozione del vecchio impianto.
- Collettori Solari e Boiler a Pompa di Calore: È previsto il 65% per l’installazione di pannelli solari per l’acqua calda e la sostituzione dei boiler a gas con sistemi a pompa di calore.
Novità per il 2025
Dal prossimo anno, l’aliquota sarà ridotta al 50%, ma con meno burocrazia: non sarà più necessario inviare documenti all’ENEA o richiedere asseverazioni tecniche, ad eccezione dei sistemi di building automation, per i quali potrebbero essere richiesti ulteriori chiarimenti.
Questa riduzione burocratica faciliterà l’accesso ai bonus, ma ridurrà l’incentivo finanziario per molti interventi di riqualificazione energetica.