L’evoluzione delle disposizioni relative al superbonus, ammesse attraverso un’apposita deroga prevista dal Dl Cessioni, si prevede avrà un impatto significativo anche nel 2024. Questo è quanto emerge da quanto dichiarato dal ministero dell’Economia, il cui intervento è stato richiesto in Parlamento in seguito alle affermazioni del ministro Giancarlo Giorgetti.

Il decreto cosiddetto Cessioni (Dl 11 del 2023) ha apportato modifiche alle possibilità di utilizzare la cessione del credito. E riguarda anche lo sconto in fattura per gli interventi ammessi al superbonus e non solo. Questo ha introdotto alcune deroghe che hanno ridotto il divieto praticamente generalizzato.

Durante una conferenza stampa il ministro dell’Economia ha dichiarato: “Nessuna modifica è stata apportata al superbonus nella Manovra. Affinché gli interventi possano beneficiare dello sconto in fattura, essi devono essere completati entro la fine dell’anno.” Queste parole hanno sollevato preoccupazioni tra gli operatori del settore, portando la questione all’attenzione della commissione Finanze alla Camera. Qui, è stata oggetto di un’interrogazione, con Emanuele Fenu (M5S) come primo firmatario, rivolta direttamente al ministero dell’Economia.

I deputati del M5S sostengono che le dichiarazioni del ministro abbiano causato “il blocco delle contrattazioni e degli ordinativi, come segnalato dalle associazioni di categoria, in attesa della definizione del testo della prossima legge di Bilancio”.

Pertanto i parlamentari hanno chiesto una risposta. Questo per capire se, a partire dal 2024, gli interventi del superbonus potranno ancora usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura, a condizione che siano ammessi alla deroga prevista dal Dl Cessioni.

La risposta scritta del Ministero dell’Economia è stata inequivocabile. Ha affermato che tutti i casi di superbonus che rientrano nella deroga al divieto di beneficiare dello sconto in fattura e della cessione del credito potranno continuare a utilizzare questi strumenti anche nel 2024.

 

Ulteriori precisazioni

Il Ministero dell’Economia sottolinea inoltre che, per gli interventi rientranti nel superbonus, la detrazione spetta nelle seguenti misure:

  • 70% per le spese sostenute dai condomìni e dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche e dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, dalle organizzazioni di volontariato e dalle associazioni di promozione sociale.
  • 110% per le spese sostenute per interventi effettuati su edifici residenziali o unità immobiliari a destinazione abitativa per i quali sia stato accertato il nesso causale tra danno dell’immobile ed evento sismico, situati in uno dei comuni di cui alle regioni interessate da eventi sismici per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza.
  • 110% per le spese sostenute per interventi effettuati dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, dalle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri e dalle associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano, che svolgono attività di prestazione di servizi socio-sanitari assistenziali negli immobili adibiti a strutture sanitarie.

 

Leggi l’articolo completo