Si avvia alla conclusione l’iter sul nuovo sistema di revisione prezzi
Il 26 giugno si è tenuta una riunione al Ministero delle Infrastrutture per attuare il nuovo sistema di revisione prezzi previsto dal Codice Appalti (art. 60 del Decreto Legislativo n.36/2023). Questo sistema, obbligatorio nei documenti di gara iniziali, prevede la revisione automatica dei prezzi in caso di variazioni superiori al 5% del costo dell’opera. La revisione copre l’80% della variazione e si basa sugli indici di costo di costruzione elaborati dall’ISTAT.
Inizialmente, gli indici erano limitati a tre categorie: fabbricato residenziale, capannone industriale e tronco stradale con tratto in galleria. La Commissione tecnica del Ministero, con la partecipazione di Confapi Aniem, ha ora elaborato 20 Tipologie Omogenee di Lavorazioni (TOL) che coprono una vasta gamma di opere, dai lavori edili ai restauri specialistici, dalle strutture in acciaio alle opere di ingegneria naturalistica.
Per ogni TOL, sono stati individuati sei elementi di costo: lavoro, materiali, macchine e attrezzature, energia, trasporto e rifiuti. Attualmente, si sta lavorando alla definizione di una nota metodologica con indicazioni operative, FAQ e esempi pratici per rendere omogenea l’applicazione della nuova disciplina. La riunione conclusiva è prevista per il 15 luglio al Ministero delle Infrastrutture.
ANAC: nuovo intervento sui criteri di selezione nelle procedure negoziate
Il 5 giugno, con un comunicato pubblicato il 27 giugno, l’ANAC ha fornito nuove direttive alle stazioni appaltanti sulla selezione degli operatori economici da invitare alle procedure negoziate. Queste direttive nascono a seguito di anomalie e criticità riscontrate nei procedimenti di vigilanza.
L’ANAC ha ribadito il divieto di utilizzo del sorteggio o di metodi di estrazione casuale, salvo situazioni particolari e motivate. I criteri di selezione devono essere pertinenti all’appalto, rispettosi della concorrenza, oggettivi, non discriminatori, proporzionati e trasparenti. L’elemento della territorialità non è ammissibile, e l’ordine cronologico di presentazione delle manifestazioni di interesse può essere usato solo in circostanze eccezionali.
I criteri devono servire a redigere una graduatoria, escludendo solo i candidati privi dei requisiti o gli aggiudicatari uscenti, rispettando il principio di rotazione. È richiesto l’aggiornamento periodico degli elenchi per garantire trasparenza.
L’ANAC suggerisce di favorire anche micro, piccole e medie imprese, evitando di selezionare sempre i primi operatori in termini di organizzazione, fatturato ed esperienza. Si propone un sistema di selezione che includa operatori di diversi livelli.
L’esempio citato è l’Allegato L del DPR 207/2010, riferito all’affidamento di servizi di ingegneria e architettura, che considera fatturato, importo dei lavori svolti e personale dipendente per attribuire punteggi. Questa metodologia potrebbe estendersi ad altre tipologie di affidamento, utilizzando criteri come l’importo complessivo dei lavori eseguiti e il numero di dipendenti.
Per lavori di importo rilevante, potrebbe essere valorizzato il possesso di certificazioni specifiche, come EMAS, UNI EN ISO 14001:2015, o ISO 45001:2018.
Le stazioni appaltanti sono invitate a dotarsi di un regolamento che stabilisca modalità di indagine di mercato, costituzione e revisione degli elenchi, e criteri di scelta dei soggetti da invitare, rispettando i principi indicati dall’ANAC.
MIT: criteri per invito alle procedure negoziate
Il Supporto Giuridico del Ministero delle Infrastrutture ha fornito chiarimenti sulla selezione delle imprese nelle procedure negoziate sottosoglia. In un recente parere (n. 2597 del 3 giugno), il Ministero ha risposto negativamente alla domanda di una stazione appaltante che chiedeva se fosse legittimo invitare alla procedura negoziata gli operatori economici che avevano manifestato interesse per primi tramite PEC. Il Ministero ha spiegato che i criteri di selezione devono essere oggettivi e coerenti con l’oggetto e la finalità dell’affidamento, e il criterio proposto non soddisfa queste condizioni, risultando piuttosto simile a una metodologia di selezione casuale.
MIT: “Quinto D’obbligo” solo se previsto nei documenti di gara
Il Ministero delle Infrastrutture ha chiarito che il “quinto d’obbligo” (l’obbligo di aumentare o diminuire le prestazioni fino a un quinto dell’importo contrattuale) previsto nel Codice Appalti può essere attivato solo se espressamente indicato nei documenti di gara iniziali e incluso nel valore complessivo dell’appalto.
In due recenti pareri (n. 2713 e n. 2714 del 21 giugno), il Ministero ha analizzato l’evoluzione normativa di questa disposizione, concentrandosi sulla disciplina del vecchio e nuovo Codice e su quanto stabilito dall’ANAC nel Bando tipo n. 1/2023.
Il Decreto Legislativo n. 36 attualmente in vigore prevede che l’amministrazione possa richiedere all’appaltatore prestazioni aggiuntive fino a un quinto dell’importo contrattuale alle stesse condizioni contrattuali, se tale possibilità è specificata nei documenti di gara iniziali. L’art. 120, comma 9, stabilisce che l’appaltatore non può richiedere la risoluzione del contratto in questi casi.
Il quinto d’obbligo si applica come modifica del contratto d’appalto in corso di esecuzione per affrontare circostanze impreviste che richiedono un aumento o una diminuzione delle prestazioni.
Obbligo assicurazione RCA anche per mezzi di cantiere non circolanti in aree pubbliche
Il Decreto Legislativo n. 184/2023, che ha recepito la Direttiva UE 2021/2118, ha modificato la normativa sull’assicurazione dei veicoli, introducendo l’obbligo di assicurazione RCA per tutti i veicoli, indipendentemente dalle loro caratteristiche, dal terreno su cui vengono utilizzati e dal fatto che siano fermi o in movimento.
La novità principale è l’obbligo assicurativo basato sulla “funzione” del veicolo e non più solo sulla “circolazione”, eliminando così la distinzione tra aree pubbliche e private. In precedenza, solo i veicoli in circolazione su strade pubbliche o aree equiparate dovevano essere assicurati.
Con questa modifica, tutti i veicoli, inclusi quelli operanti in aree private come i cantieri, dovranno essere assicurati. Questo obbligo entrerà in vigore dal 30 giugno 2024, come stabilito dal Decreto Milleproroghe.
In sostanza, tutti i veicoli utilizzati come mezzi di trasporto dovranno avere una copertura RCA, poiché considerati capaci di causare danni a terzi, indipendentemente dal loro stato di movimento o sosta.
Il Bando “Sport E Periferie 2024” per i Comuni con oltre 100.000 abitanti
Con il Decreto del 21 maggio 2024, il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha stabilito la ripartizione delle risorse del “Fondo Sport e Periferie” per il 2024, destinato ai Comuni con più di 100.000 abitanti per la costruzione di nuovi impianti sportivi e il recupero di quelli esistenti. Il Ministro ha sottolineato la continuità del Fondo, che lo scorso anno era rivolto ai Comuni sotto i 100.000 abitanti, e ha annunciato uno stanziamento di 65 milioni di euro per il 2024, con un incremento complessivo delle risorse da 75 a 102 milioni di euro, includendo ulteriori 37 milioni di euro per i progetti idonei del 2023.
I Comuni interessati potranno presentare le domande di finanziamento tramite una piattaforma dedicata, disponibile dal 15 settembre 2024 al 31 ottobre 2024, con la possibilità di registrarsi preventivamente a partire dal 15 luglio 2024.