Gherardo D’Anna, presidente Aniem edili Firenze area metropolitana e Arezzo, si è fatto parte attiva insieme ai propri omologhi delle diverse circoscrizioni italiane e congiuntamente coi presidenti Aniem edili regionali, affinché il dott. Giorgio Delpiano, presidente nazionale Confapi Aniem, ribadisse con vigore ai parlamentari e al Governo italiano la necessità e l’impellenza di concedere la proroga della scadenza della fine lavori relativi al Superbonus 110% Efficientemento Energetico e Antisismico.

L’urgenza è data dal rischio di dover fronteggiare il fallimento di migliaia di imprese edili coi conseguenti licenziamenti di operai del settore ma anche e soprattutto per risolvere i già avviati contenziosi legali che purtroppo si sono innescati con i proprietari degli immobili a causa della precedente inerzia del Governo.

Inoltre bisogna considerare che tale situazione critica si è diffusa in tutta la filiera dell’edilizia e ha avuto anche gravissime conseguenze nei rapporti delle aziende col settore creditizio in quanto le banche hanno sospeso qualsiasi forma di finanziamento alle imprese edili considerate ormai per loro natura a rischio e potenzialmente insolventi.

Questa crisi contribuisce inoltre ad aggravare il crollo delle compravendite immobiliari e di conseguenza anche la penuria di abitazioni concesse in locazione.

 

La dichiarazione di Giorgio Delpiano

“Occorre ridefinire una politica sostenibile sui bonus fiscali in edilizia che tenga conto dell’esperienza maturata in questi anni, delle esigenze del sistema economico e del bisogno irrinunciabile di favorire una politica industriale di sostegno alla riqualificazione energetica e antisismica del patrimonio immobiliare. Ora l’urgenza è evitare il fallimento delle aziende, il blocco dei lavori, il proliferare di contenziosi.

Siamo preoccupati per la mancata proroga dei lavori condominiali già avviati, il rischio concreto è quello di una rincorsa esasperata a concludere i lavori e a fatturare entro fine anno per accedere al 110%. Occorre approvare immediatamente un’estensione temporale di almeno 6 mesi per i condomini che abbiano già ultimato a settembre il 30% dei lavori. Si tratta di una misura determinante per la sopravvivenza di moltissime aziende e che non genererebbe aggravi ulteriori per le casse pubbliche.

Ora fronteggiamo le due criticità emergenziali: il rischio di blocco dei lavori nei condomini e il persistente e gravissimo problema del blocco dei crediti edilizi che sta mettendo in serio rischio il futuro delle aziende e dei lavoratori del settore”.

 

Fonte: confapindustriafirenze.it